тАЬIl testamento vivo che tutti noi dovremmo tenere a portata di mano.тАЭ тАЬSono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non cтАЩerano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur lтАЩ├и minga un laur├а, diceva mia madre, lтАЩ├и una missi├╣n. UnтАЩesagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.тАЭ Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado dтАЩItalia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. Tutto sommato, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule della facolt├а di Medicina e al Policlinico, Strada scopre di essere un chirurgo, perch├й la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che lтАЩha portato lontanissimo e gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dellтАЩumanit├а quando non ha pi├╣ una meta. Nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo parte il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Poi arrivano l'Iraq, la Cambogia, lтАЩAfghanistan e tanti altri paesi. Questo libro racconta lтАЩemozione e il dolore, la fatica e lтАЩamore di una grande avventura di vita, che ha permesso a Gino Strada di sperimentare i conflitti dalla parte delle vittime e che ├и diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede lтАЩabolizione della guerra e il diritto universale alla salute.