Slow Economy
Federico Rampini
เบ.เบฅ. 2010 ยท Edizioni Mondadori
3,0star
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เบเปเบฝเบงเบเบฑเบเบเบถเปเบก e-book เบเบตเป
"A Manhattan i primi apparvero anni fa, ma all'inizio erano solo una curiositร , una stravaganza, un esotismo per turisti. I rickshaw o risciรฒ, le carrozzine trainate da un uomo a piedi o che pedala su una bicicletta, sono da due secoli un elemento fisso nel paesaggio urbano in Estremo Oriente, da Hanoi a Pechino. In Asia furono a lungo un simbolo di sfruttamento e oppressione. Ma a New York il loro numero cresce a vista d'occhio e non evocano certo sofferenza fisica: i guidatori di risciรฒ americani sono giovanotti - e spesso anche ragazze - muscolosi e abbronzati. ร un impiego part-time che attira gli studenti in un mercato del lavoro stremato dalla recessione. Nella bella stagione all'aria aperta stanno meglio loro dei poveri tassisti intrappolati nella lamiera. Quando iniziano le piogge e il traffico impazzisce, il conducente di risciรฒ indossa impermeabile giallo e galosce, allarga il tettuccio di plastica, e trasforma il suo veicolo in un mezzo ancora piรน competitivo per chi ha fretta. Nella giungla d'asfalto il risciรฒ supera le auto, s'infila in mezzo alle corsie, prende le scorciatoie. Emissioni di CO2: zero. Inquinamento acustico: zero, i risciรฒ hanno un campanello da bicicletta, il rumore massimo che producono รจ l'ansimare del conducente che pedala. ร un esempio fra tanti di "consumo frugale" che ci viene dall'Asia."
Dopo la grande recessione che ha colpito il mondo intero, l'Occidente si trova a fare i conti con un modello di crescita rivelatosi fallimentare, centrato sulla corsa al consumo e sull'indebitamento, che ha precipitato i cittadini nel caos e nella paura. Ma se a vacillare รจ un intero modello di vita, l'Occidente puรฒ forse cogliere un'opportunitร di salvezza guardando a Oriente: a Paesi tornati a essere interlocutori imprescindibili, in primo luogo Cina e India, ma non solo. ร qui che entra in gioco la Slow Economy: la via a uno sviluppo diffuso e sostenibile. Volgendo sempre lo sguardo a una millenaria saggezza orientale fatta anche di risparmio e frugalitร .
Federico Rampini ripercorre i luoghi e le storie in cui Occidente e Oriente si sono lasciati contagiare reciprocamente, in un avvincente viaggio nella memoria e nel futuro. Un cammino intrapreso per avvicinarci a popoli e luoghi tanto remoti e allo stesso tempo un tentativo di trarre da loro qualche suggerimento che ci aiuti a trasformare l'uscita dalla crisi in una autentica rinascita. Come la preziosa lezione del Bhutan, piccolo Stato appollaiato sulle cime dell'Himalaya, che sembra aver trovato un misuratore di benessere "alternativo" rispetto al PIL, il FIL: la Felicitร interna lorda.
Dopo la grande recessione che ha colpito il mondo intero, l'Occidente si trova a fare i conti con un modello di crescita rivelatosi fallimentare, centrato sulla corsa al consumo e sull'indebitamento, che ha precipitato i cittadini nel caos e nella paura. Ma se a vacillare รจ un intero modello di vita, l'Occidente puรฒ forse cogliere un'opportunitร di salvezza guardando a Oriente: a Paesi tornati a essere interlocutori imprescindibili, in primo luogo Cina e India, ma non solo. ร qui che entra in gioco la Slow Economy: la via a uno sviluppo diffuso e sostenibile. Volgendo sempre lo sguardo a una millenaria saggezza orientale fatta anche di risparmio e frugalitร .
Federico Rampini ripercorre i luoghi e le storie in cui Occidente e Oriente si sono lasciati contagiare reciprocamente, in un avvincente viaggio nella memoria e nel futuro. Un cammino intrapreso per avvicinarci a popoli e luoghi tanto remoti e allo stesso tempo un tentativo di trarre da loro qualche suggerimento che ci aiuti a trasformare l'uscita dalla crisi in una autentica rinascita. Come la preziosa lezione del Bhutan, piccolo Stato appollaiato sulle cime dell'Himalaya, che sembra aver trovato un misuratore di benessere "alternativo" rispetto al PIL, il FIL: la Felicitร interna lorda.
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