Cura e traduzione di G.A. Cibotto
Edizione integrale con testo latino a fronte
Scritto nel linguaggio diretto e colloquiale tipico del volgo, il Satyricon, misto di prosa e di poesia, ÃĻ molto piÃđ di unâaudace e brillante parodia del romanzo greco dâamore e dâavventura: attraverso le vicende di Encolpio e Ascilto, coppia âirregolareâ, si viene infatti illuminando lo straordinario affresco di una Roma imperiale brulicante di arricchiti, matrone lussuriose, poetastri e parassiti. Giocando con apparente noncuranza con le infinite possibilità narrative di imprevisti e bizzarri richiami e affinità sottili e sorprendenti, Petronio si avvale di un gusto compiaciuto e divertito dello scrivere che gli consente una particolare felicità espressiva, oscillante ironicamente tra il virtuosismo stilistico e la concretezza descrittiva. Il Satyricon ÃĻ il capolavoro parodistico e satirico della latinità : lâopera con cui âlâarbitro del gustoâ ci ha lasciato un quadro insuperato della sensualità pagana e una chiave di lettura sottile e arguta dei sintomi di decadenza dellâimpero romano.
ÂŦCi stavamo tuffando in simili delizie, quando fra canti e suoni apparve Trimalcione. Lo adagiarono fra montagne di cuscini, sicchÃĐ non riuscimmo a trattenerci dal ridere. Infatti, da un mantello rosso fuoco si vedeva spuntare una zucca pelata, che intorno al collo tutto infagottato sfoggiava un tovagliolo ornato di rosso, da senatore, con delle frange che pendevano da tutte le parti.Âŧ
Petronio
Petronio Arbitro, scrittore latino del I secolo d.C., nominato da Nerone âarbitro del gusto e dellâeleganzaâ, ci viene descritto nel XVI libro degli Annales di Tacito (unica fonte certa di dati biografici relativi allâautore del Satyricon) come un uomo incredibilmente raffinato, amante del lusso e di tutti i piaceri della vita. La sua opera ÃĻ stata apprezzata in particolar modo durante il Rinascimento e lâOttocento.