In fondo non ho fatto altro che tentare quello che ogni scrittore, pi├╣ o meno palesemente, vorrebbe: inventare qualcosa che prima non esisteva. LтАЩidea era che ognuno di questi libri fosse autosufficiente, leggibile come un tutto, per├▓ intrecciato con gli altri attraverso connessioni di ogni genere. Qualcosa dove ci├▓ che separa le singole voci ├и molto pi├╣ vasto delle voci stesse, simili a isole nella corrente di un mare illimitato. Ogni volta, in quelle isole, lo stile ├и diverso, come se ospitassero una vegetazione che in parte si ripete. Unica ├и solo la corrente che sostiene lтАЩinsieme. Le isole non si avvicinano mai quanto basta per unirsi, al massimo raggiungono una prossimit├а sufficiente per azzardare fragili ponti. O traghetti. Di regola, occorrono saldi battelli per passare da unтАЩisola allтАЩaltra. Talvolta transatlantici... Non so se gli undici libri di cui qui si parla possano aspirare, come ┬лOpera senza nome┬╗, alla ┬лprimavoltit├а┬╗. Ma non ho ancora trovato un precedente. Continuer├▓ a cercarlo. La primavoltit├а ├и solo la sobria constatazione che qualcosa non cтАЩera prima. Sta al lettore decidere che farne. ROBERTO CALASSO