Odissea

· eNewton. Classici Libro 76 · Newton Compton Editori
4,2
58 recensioni
Ebook
394
pagine
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Informazioni su questo ebook

Nella versione di Ippolito Pindemonte
Introduzione di Ferruccio Ulivi
A cura di Marta Savini
Edizione integrale

Con la versione dell’Odissea omerica, Ippolito Pindemonte realizzò il punto più alto di una poetica del ricalco, del riecheggiamento, particolarmente felice nei passi più vicini al suo gusto personale, consona a «quel classicismo prezioso, grazioso e lezioso» che fu proprio della fine del Settecento e dei primi dell’Ottocento. Fu il rappresentante di un’epoca debole sul piano creativo quanto matura nei mezzi di espressione e nella consapevolezza critica che vi si annetteva, al tramonto dell’umanesimo tradizionale evoluto in neoclassicismo. Ormai alle soglie di un’età di cui presagiva i valori, non però fino a volervisi confondere, il letterato e poeta veronese, col suo fragilissimo filo poetico, ebbe il merito di proporre una delle ultime espressioni di una cultura esausta, ma proprio in tal modo fedele a se stessa.

«Musa, quell’uom di multiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
Gittate d’Ilïon le sacre torri;
Che città vide molte, e delle genti
L’indol conobbe; che sovr’esso il mare
Molti dentro del cor sofferse affanni,
Mentre a guardare la cara vita intende...»



Omero

Le notizie che abbiamo a disposizione riguardo a Omero sono tutte leggendarie. Tra le tante città della Grecia che si disputarono l’onore di avergli dato i natali (Chio, Smirne, Colofone, Pilo, Argo...), la più attendibile sembra Chio e il secolo l’VIII. Alcuni contestano l’esistenza stessa di un aedo o rapsodo con questo nome cui attribuire la prima stesura scritta dei due poemi epici; altri dubitano che essi siano opera dalla stessa persona. In qualunque modo si voglia o si possa rispondere però all’annosa “questione omerica”, un fatto resta certo e inconfutabile: la straordinaria bellezza di questi versi, a distanza di millenni, rimane intatta.

Valutazioni e recensioni

4,2
58 recensioni
Samuel
1 aprile 2023
Viaggio meraviglioso, emozionante, appassionante. Siamo tutti un po' Ulisse in rotta verso la nostra vera identità di persone
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Stefania Ops
4 aprile 2015
Biblica di un mondo fantastico che ancora ci spaventa inconsciamente e si trasforma in tutte le storie che leggiamo
3 persone hanno trovato utile questa recensione
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Un utente Google
20 maggio 2015
Tutte le tecniche di scrittura le ha inventate il grande Omero! Un libro appassionante e coinvolgente.
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Informazioni sull'autore

Le notizie che abbiamo a disposizione riguardo a Omero sono tutte leggendarie. Tra le tante città della Grecia che si disputarono l’onore di avergli dato i natali (Chio, Smirne, Colofone, Pilo, Argo...), la più attendibile sembra Chio e il secolo l’VIII. Alcuni contestano l’esistenza stessa di un aedo o rapsodo con questo nome cui attribuire la prima stesura scritta dei due poemi epici; altri dubitano che essi siano opera della stessa persona. In qualunque modo si voglia o si possa rispondere però all’annosa “questione omerica”, un fatto resta certo e inconfutabile: la straordinaria bellezza di questi versi, a distanza di millenni, rimane intatta.

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