Memorie di un conservatore

Longanesi
Rafbók
242
Síður
Einkunnir og umsagnir eru ekki staðfestar  Nánar

Um þessa rafbók

Questo libro contiene molti ricordi, ma non è, propriamente, un’autobiografia. Il lettore troverà in queste pagine «soltanto quella parte della mia vita che è strettamente necessaria al racconto delle vicende di cui sono stato direttamente o indirettamente testimone». Mancano, per scelta, «gli amori, le malattie, le crisi esistenziali» e quegli «alti e bassi della fortuna» che «sono diversi soltanto per chi crede nella propria originalità. Visti da lontano e con un certo distacco, sono sempre, da un uomo all’altro, gli stessi». È sufficiente scorrere l’indice del volume per rendersi conto che le vicende di cui si parla sono molte, quasi tutte le più importanti che hanno attraversato la vita italiana e internazionale nel corso degli ultimi decenni. Anche gli anni della fanciullezza sono utili per spingere quanto più lontano possibile lo sguardo della memoria e delineare cosi, attraverso gli episodi della vita familiare, uno spaccato dell’Italia nel periodo fascista. Lungo il percorso si trovano i nomi di molti degli uomini che hanno fatto la storia del secolo scorso, da Mussolini a De Gasperi, da de Gaulle a Gorba?ëv, fino ai nostri giorni, con il capitolo dedicato ai personaggi di Tangentopoli. Incontri, retroscena e giudizi vengono raccontati ed espressi con un equilibrio che l’esperienza non priva di un innato humour. Quel che rende al tempo stesso godibili e non di rado sottilmente sapide queste memorie è la capacità dell’autore di descrivere uomini e cose senza quei compiacimenti, di stile e di merito, che sono spesso l’anticamera dell’indulgenza (in particolare verso se stessi). Valga per tutti l’esempio, bellissimo, delle pagine conclusive, non a caso intitolate «Confessione», in cui Sergio Romano disegna con acume, e un’eleganza ormai rara, il proprio autoritratto politico.

Um höfundinn

Sergio Romano (Vicenza, 1929) è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all’Università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Morire di democrazia (2013), Il declino dell’Impero americano (2014), In ­lode della guerra fredda. Una controstoria (2015), Putin (2016), Trump (2017), L’epidemia sovranista (2019), Processo alla Russia (2020), Merkel (2021), con Beda Romano, e La scommessa di Putin (2022).

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