
Francesco F.
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Arrivo a questo romanzo senza aver ancora letto niente di Scott McCloud, né storie né saggi, ma essendo ben consapevole di stare per incontrare un prodigio dell'arte sequenziale, e di stare per imbarcarmi in un viaggio allucinante nell'essenza stessa del fumetto. Quello che non sapevo è che oltre alla dimostrazione della potenza del fumetto ci avrei trovato anche una precisa (auto)critica al mondo dell'arte moderna e contemporanea, e addirittura una psicoanalisi generazionale che mi riguarda. E ancora citazioni e suggestioni cinematografiche. E titanica, simbolica, materna e fraterna New York. In ogni vignetta. È come se McCloud avesse sbirciato nelle mie preferenze di Amazon e avesse deciso di fare un libro infilandocele dentro tutte, scoprendo così che certi tratti comuni di questa generazione (dal ventenne protagonista, al trentenne me, al cinquantenne autore) non sono solo ingredienti di un minestrone o colori di un patchwork, ma le mille punte di una stessa stella, i paragrafi di uno stesso discorso, le mosse della stessa partita a scacchi con la Morte: la partita di chi non si illude di vincere né di cambiare le regole, ma cerca la soluzione più elegante. Che questa presunzione di eleganza, questa provocazione arrogante sommamente selvaggia e sommamente civile al contempo, valga la pena (anzi, qui, il sacrificio!) è il grande mistero di cui questo libro si occupa e a cui, come tutti i capolavori della letteratura che sondano l'anima umana, si guarda bene dal dare una risposta.
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Un utente Google
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Potrebbe non convincere il titolo e l'argomento della sinossi ma non lasciatevi fermare. La storia dei personaggi principali di questo romanzo grafico è assolutamente coinvolgente e colpisce nel profondo tanto da farti restare attaccato fino ai ringraziamenti e alle note finali (assolutamente da leggere!).
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