La bomba di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 distrusse una banca, cancell├▓ diciassette vite, fer├м una citt├а, lacer├▓ la democrazia italiana. A quarant'anni di distanza, non esiste ancora una univoca, accettabile, versione dei fatti: non quella della politica n├й quella dei tribunali, non quella della polizia n├й quella della stampa. Resta solo la memoria divisa di un Paese. Nei giorni immediatamente successivi alla strage, dieci giornalisti, un magistrato e un avvocato misero sulla carta quanto era sotto i loro occhi, quello che nessuno raccontava: le oculate reticenze, le sfacciate menzogne, le grossolane montature, le intollerabili complicit├а. Il patto di fiducia tra Stato e cittadini che si andava incrinando, per sempre. Il libro che ne risult├▓ ├и ancora oggi una straordinaria galleria di ritratti lucidissimi e commoventi: dodici testimonianze che fotografano la polverizzazione della realt├а. L'attenzione per i dettagli, dall'espressione di un viso all'intonazione di una voce, insieme alla capacit├а di guardare dietro le quinte di una sorta di rappresentazione collettiva, danno a queste pagine tutto il vigore corale e la disarmante contemporaneit├а della migliore letteratura civile. Se anche per la strage di piazza Fontana si pretende ora una "memoria condivisa", occorre ripartire proprio dalle testimonianze di quanti, gi├а in quei giorni, chiesero a gran voce verit├а. Con scritti di Gianpaolo Pansa, Giorgio Manzini, Ermanno Rea, Camilla Cederna, Marco Nozza, Marcello Del Bosco, Corrado Stajano, Duilio Bartolo, Luca Boneschi, Marco Fini, Aristide Selmi, Giorgio Bocca