La nipote del signor Linh

Ponte alle Grazie
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Una città francese, il porto e ogni giorno la stessa panchina di fronte al mare: soli e dimenticati, un anziano profugo e un uomo che vive di ricordi s’incontrano. È l’inizio di una profonda e indispensabile amicizia che supera culture diversissime. Il signor Linh viene da un Paese lontano: il suo villaggio è stato distrutto dalla guerra, e tutti i suoi cari sono stati uccisi dalle bombe. Porta con sÊ sua nipote, che ha solo pochi mesi e di cui si prende amorosamente cura. Viene ospitato in un centro di accoglienza, ogni giorno esce a passeggiare con la bimba, finendo per sedersi sempre sulla stessa panchina. LÃŦ incontra il signor Bark, vedovo e altrettanto solo. Tra i due, che non parlano la stessa lingua, sedimenta una solida intesa fondata sulla bontà d’animo, la memoria degli affetti, il legame con i luoghi del cuore. Quanto basta a superare la solitudine, l’indifferenza, e una stupefacente bugia... La scrittura essenziale di Claudel segue l’incisività dei gesti per raccontare tutta la dignità di un’umanità che commuove e sorprende. Poche, efficaci e cocciute parole, per guadagnarsi una speranza, oltre il dolore e l’assurdità della vita.

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Philippe Claudel è nato nel 1962 in Lorena. Scrittore noto in tutto il mondo e membro dell’AcadÊmie Goncourt, ha raggiunto il successo internazionale con il romanzo Le anime grigie (Ponte alle Grazie, 2004), tradotto in trenta Paesi e vincitore del premio Renaudot. Tra i suoi titoli usciti in Italia ricordiamo anche La nipote del signor Linh (2005), Il Rapporto (2008), Profumi (2013) e L’arcipelago del cane (2019), tutti pubblicati da Ponte alle Grazie. Nel 2008 ha esordito come regista con il film Ti amerÃ˛ sempre, seguito nel 2011 da Non ci posso credere, con Neri Marcorè e Stefano Accorsi.

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