- Scoprire la profonditร della tristezza di un figlio, a neanche sedici anni, รจ come trovare qualcosa in un posto in cui non te lo saresti mai aspettato. In cui proprio non dovrebbe esserci.
- Che vuoi dire?
- Tipo, non so. Come trovare la neve in fondo al mare.
Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilitร adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sรฉ stessi. E ci mostra, con onestร e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell'essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perchรฉ รจ difficile accogliere la veritร di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l'amore porta sempre con sรฉ una rinascita.
Un padre e un figlio, dentro una stanza. L'uno di fronte all'altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell'altro. Loro due, insieme, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ci sono altri genitori, in quel reparto, altri figli. Adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l'estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento. E madri e padri spaesati, che condividono la stessa ferita, l'intollerabile sensazione di non essere piรบ all'altezza del proprio compito. Con la voce calda, intima, di un padre smarrito, Matteo Bussola fotografa l'istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Attraverso un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, ci ricorda che ogni essere umano รจ un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato.