La globalizzazione - e la fine delle diffidenze della Guerra Fredda - favoriscono la solidarietà con persone lontane. Questo amore per il distante sembra promosso anche dalle comunicazioni elettroniche e dai viaggi piÃē facili. Ma quello che amiamo cosà è spesso un'astrazione, e chi ne paga il prezzo è l'amore per il prossimo richiesto per millenni dalla morale giudaico-cristiana.
Come in un circolo vizioso, questa tendenza si salda con l'indifferenza per il vicino prodotta dalla civiltà di massa e dalla scomparsa dei valori tradizionali. E come nel momento in cui Nietzsche proclamÃ˛ la ÂĢmorte di DioÂģ, siamo alla soglia di un territorio radicalmente nuovo. Dove la morale dell'amore non è piÃē possibile per mancanza di oggetto.
ÂĢAma Dio e ama il prossimo, diceva il comandamento. Ma già per Nietzsche Dio era morto. E il prossimo? Nel mondo pre-tecnologico la vicinanza era fondamentale. Ora domina la lontananza, il rapporto mediato e mediatico. Il comandamento si svuota. PerchÊ non abbiamo piÃē nessuno da amareÂģ.