La concreta utopia di Adriano Olivetti

Franco Ferrarotti 1. grāmata · Edizioni Dehoniane Bologna
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Imprenditore illuminato, «utopista tecnicamente provveduto», sindaco e deputato al Parlamento, Adriano Olivetti (1901-1960) è stato uno degli italiani più originali e lucidi del Novecento. Idealmente inserito nel solco della tradizione di un socialismo consapevole e riformista, ha intuito con anticipo la crisi dei partiti politici e dei sistemi urbani metropolitani. Uomo intimamente religioso, di padre ebreo e madre valdese, si era convertito al cattolicesimo, leggeva con passione Emmanuel Mounier, Jacques Maritain e Simone Weil e amava costellare i suoi discorsi di citazioni evangeliche. Laureato in Chimica industriale al Politecnico di Torino, Olivetti aveva soggiornato negli Stati Uniti per studiare i metodi produttivi e la struttura organizzativa delle grandi fabbriche americane, un’esperienza che lo aveva portato a rinnovare radicalmente l’azienda paterna di Ivrea ‒; la prima a produrre in Italia macchine per scrivere ‒; trasformandola in una multinazionale. Alla ricerca di un rapporto armonico tra città e campagna, fra industria e comunità – ma senza angustie municipaliste e paternalismi strapaesani ‒; Olivetti aveva rinunciato al sistema a cottimo e aveva modificato la catena di montaggio affinché la sua fabbrica diventasse un modello di socialità e di industrializzazione senza disumanizzazione

Par autoru

Franco Ferrarotti è professore emerito di Sociologia all'Università La Sapienza di Roma e direttore della rivista La Critica sociologica. Con Nicola Abbagnano ha fondato nel 1951 i Quaderni di sociologia, che ha diretto fino al 1967. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d'Europa nel 1949, responsabile della divisione Facteurs sociaux dell'Ocse a Parigi e deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963. Nominato Directeur d'études alla Maison des Sciences de l'Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e nominato Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica dal presidente Ciampi nel 2005. Ha insegnato e condotto ricerche in molte università europee e numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all'estero. Con EDB ha pubblicato La religione dissacrante. Coscienza e utopia nell'epoca della crisi (2013).

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