L'ardimento

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Gennaio 1943 fronte russo: un cappellano militare sopravvive miracolosamente alla battaglia di Nikolajewka e decide di dedicare la vita alla memoria degli alpini morti contro l'esercito dell'Armata Rossa, ai loro orfani, ai piccoli feriti dalle bombe. Quel sacerdote è don Carlo Gnocchi, il prete che il cardinal Schuster vorrebbe fare vescovo, che padre Gemelli vorrebbe tenere con sÊ all'Università cattolica e che invece realizzerà una delle piÚ importanti opere di carità del dopoguerra. La vita di don Gnocchi è un susseguirsi di prove estreme, di sfide temerarie sull'orlo dell'impossibile, di gesti audaci realizzati con umiltà, attenzione quasi maniacale al dettaglio e il sorriso sulle labbra. Un'esistenza traboccante di "eccessi", come nota il cardinale Martini nella prefazione. Don Carlo vuol vedere i frutti dell'albero dei talenti che il Signore gli ha dato e non ha paura di rischiare, qualche volta di sbagliare. La straordinaria fioritura delle opere intraprese per i mutilatini e la grande popolarità guadagnata sul campo sono il sigillo di una vita guidata dalla fede nell'ideale. E la dimostrazione che Cristo, cambiando l'uomo, cambia il mondo.

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Stefano Zurlo è capo del servizio della cronaca giudiziaria de “Il Giornale”. Ha pubblicato nel 2003 Inchiesta sulla devozione popolare, vincitore ex-aequo del premio Corrado Alvaro, e nel 2005 L’uomo sbagliato, da cui è stata tratta la fiction televisiva in onda su Rai 2. Collabora dal 2004 al programma televisivo L’antipatico sulle reti Mediaset.

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