Killzone

3.4
⎃āļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą 9āļšāˇŠ
āļ‰-āļ´āˇœāļ­
266
āļ´āˇ’āļ§āˇ”
āļ‡āļœāļē⎓āļ¸āˇŠ āˇƒāˇ„ ⎃āļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą āˇƒāļ­āˇŠâ€āļēāˇāļ´āļąāļē āļšāļģ āļąāˇāļ­Â āˇ€āˇāļŠāˇ’āļ¯āˇ”āļģ āļ¯āˇāļą āļœāļąāˇŠāļą

āļ¸āˇ™āļ¸ āļ‰-āļ´āˇœāļ­ āļœāˇāļą

Nella galleria di personaggi di Alan D. Altieri, in questa schiera di donne e uomini perduti che calcano una terra corrotta e malata, un posto di primo piano spetta al tenente colonnello Russell Brendan Kane. E proprio alla figura mitica del master-sniper, del tiratore scelto dello Special Air Service è dedicata questo nuovo volume che raccoglie sei racconti:Dry Thunder (l’inedito che Altieri ha scritto apposta per l’occasione), Monsone, Joshua Tree, Il giorno dell’artiglio, Family Day e Zona Zero. Eroe solitario e tormentato, fermo sull’orlo dell’abisso futuro e inseguito dai cani del passato, Kane ha attraversato tutti i campi di fuoco per scoprire che nell’istante della distruzione ogni distinzione, ogni ragione si annulla. Ma non è soltanto un gelido ÂĢterminatoreÂģ di individui e situazioni, anzi. PerchÊ, come ci ricorda il suo creatore, ÂĢRussell Kane è medico. Giuramento di Ippocrate da un lato, proiettili ad alta velocità dall’altro, preservazione della vita a destra, apoteosi della morte a sinistra. Questo cuore di tenebra, che piÚ inestricabile non potrebbe essere, costringe Russell Kane nella ugualmente inestricabile contraddizione di “eroe bruciato”Âģ. L’eroe nero che è sceso all’inferno e ne è tornato...

āļ‡āļœāļē⎓āļ¸āˇŠ āˇƒāˇ„ ⎃āļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą

3.4
⎃āļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą 9āļšāˇŠ

āļšāļģ⎊āļ­āˇ˜ āļ´āˇ’⎅⎒āļļāļŗ

Alan D. Altieri, milanese, ingegnere, è vissuto a lungo a Los Angeles, lavorando per il cinema come sceneggiatore. Del ÂĢMaestro italiano dell'ApocalisseÂģ nelle edizioni TEA sono apparsi, tra gli altri, Città oscura, Città di ombre, Ultima luce, Kondor (Premio Scerbanenco 1997), L'uomo esterno, i tre romanzi della saga storica di Magdeburg, i romanzi dedicati al personaggio dello ÂĢSniperÂģ Russell Kane, cinque volumi di racconti e i romanzi della saga Terminal War.

āļ¸āˇ™āļ¸ āļ‰-āļ´āˇœāļ­ āļ…āļœāļēāļąāˇŠāļą

āļ”āļļ āˇƒāˇ’āļ­āļą āļ¯āˇ™āļē āļ…āļ´āļ§ āļšāˇ’āļēāļąāˇŠāļą.

āļšāˇ’āļē⎀⎓āļ¸āˇš āļ­āˇœāļģāļ­āˇ”āļģ⎔

⎃⎊āļ¸āˇāļģ⎊āļ§āˇŠ āļ¯āˇ”āļģāļšāļŽāļą āˇƒāˇ„ āļ§āˇāļļ⎊āļŊāļ§āˇŠ
Android āˇƒāˇ„ iPad/iPhone ⎃āļŗāˇ„āˇ Google Play āļ´āˇœāļ­āˇŠ āļē⎙āļ¯āˇ”āļ¸ āˇƒāˇŠāļŽāˇāļ´āļąāļē āļšāļģāļąāˇŠāļą. āļ‘āļē āļ”āļļ⎚ āļœāˇ’āļĢ⎔āļ¸ āˇƒāļ¸āļŸ āˇƒāˇŠāˇ€āļēāļ‚āļšāˇŠâ€āļģ⎓āļē⎀ ⎃āļ¸āļ¸āˇ”⎄⎔āļģ⎊āļ­ āļšāļģāļą āļ…āļ­āļģ āļ”āļļāļ§ āļ•āļąāˇ‘āļ¸ āļ­āˇāļąāļš āˇƒāˇ’āļ§ āˇƒāļļ⎐āļŗāˇ’⎀ āˇ„āˇ āļąāˇœāļļ⎐āļŗāˇ’⎀ āļšāˇ’āļē⎀⎓āļ¸āļ§ āļ‰āļŠ āˇƒāļŊ⎃āļē⎒.
āļŊ⎐āļ´āˇŠāļ§āˇœāļ´āˇŠ āˇƒāˇ„ āļ´āļģ⎒āļœāļĢāļš
āļ”āļļāļ§ āļ”āļļ⎚ āļ´āļģ⎒āļœāļĢāļšāļē⎚ ⎀⎙āļļ⎊ āļļāˇŠâ€āļģāˇ€āˇŠāˇƒāļģāļē āļˇāˇāˇ€āˇ’āļ­āļē⎙āļąāˇŠ Google Play āļ¸āļ­ āļ¸āˇ’āļŊāļ¯āˇ“ āļœāļ­āˇŠ āˇāˇŠâ€āļģāˇ€āˇŠâ€āļēāļ´āˇœāļ­āˇŠāˇ€āļŊāļ§ āˇƒāˇ€āļąāˇŠ āļ¯āˇ’āļē ⎄⎐āļš.
eReaders āˇƒāˇ„ ⎀⎙āļąāļ­āˇŠ āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœ
Kobo eReaders ⎀⎐āļąāˇ’ e-ink āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœ āļ´āˇ’⎅⎒āļļāļŗ āļšāˇ’āļē⎀⎓āļ¸āļ§, āļ”āļļ āˇ€āˇ’āˇƒāˇ’āļąāˇŠ āļœāˇœāļąāˇ”⎀āļšāˇŠ āļļāˇāļœāˇ™āļą āļ”āļļ⎚ āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœāļēāļ§ āļ‘āļē āļ¸āˇāļģ⎔ āļšāˇ’āļģ⎓āļ¸ āˇƒāˇ’āļ¯āˇ” āļšāˇ… āļē⎔āļ­āˇ” āˇ€āˇš. āļ†āļ°āˇāļģāļšāļģ⎔ āļ‰-āļšāˇ’āļē⎀āļąāļēāļ§ āļœāˇœāļąāˇ” āļ¸āˇāļģ⎔ āļšāˇ’āļģ⎓āļ¸āļ§ āˇ€āˇ’āˇƒāˇŠāļ­āļģāˇāļ­āˇŠāļ¸āļš āļ‹āļ¯āˇ€āˇ” āļ¸āļ°āˇŠâ€āļē⎃⎊āļŽāˇāļą āļ‹āļ´āļ¯āˇ™āˇƒāˇŠ āļ…āļąāˇ”āļœāļ¸āļąāļē āļšāļģāļąāˇŠāļą.