Di tutti i processi di codificazione ottocenteschi, quello di Haiti è sicuramente il meno approfondito, pur rappresentando una delle primissime esperienze riuscite di applicazione della forma ‘codice’ nel continente americano. Secondo in ordine temporale solo al Digest della Louisiana del 1808, il Codice di Haiti è stato identificato da gran parte degli studiosi nel Code haïtien, completato nel 1825 e tutt’ora vigente. Va tuttavia specificato che la prima compiuta realizzazione di una codificazione ad Haiti deve essere invece ricondotta al 1812, anno di promulgazione del Code Henry. Tale codice, per lo più ignorato dalla dottrina, pone invece interessanti spunti di riflessione. A partire dall’analisi del periodo coloniale vengono indagate le dinamiche che hanno condotto il legislatore haitiano a dotarsi di propri codici, alle peculiarità che li hanno contraddistinti e all’enorme influenza esercitata dal diritto consuetudinario sull’ordinamento giuridico.
Iterio di Camillo è dottore di ricerca in Autonomia privata, impresa, lavoro e tutela dei diritti nella prospettiva europea e internazionale presso la Sapienza Università di Roma. È stato borsista di ricerca post-doc presso l’Istituto italiano per gli studi storici di Napoli. Già Avvocato, è attualmente Professore a contratto di Storia del diritto nell’ambito del corso di laurea in Diritto ed economia della proprietà immobiliare presso la facoltà di Giurisprudenza della Sapienza Università di Roma.