Il giudizio universale e la dannazione eterna sono apocalissi che lโuomo contemporaneo ha rimosso dalla propria coscienza e che la stessa Chiesa Cattolica spesso fatica ad ammettere.
Si tratta di un tema che รจ sempre piรน trascurato, anche dalla predicazione, quasi che lโInferno sia colpito da una sorta di congiura del silenzio: un silenzio che contrasta con la necessitร di recuperare la prospettiva dellโeternitร e della salvezza.
Stabilito che lโInferno esiste ed รจ eterno, bisogna precisare a quali condizioni ci si vada: morendo in stato di peccato mortale e senza pentimento. Le condizioni per la perdizione eterna sono espresse con chiarezza dal Magistero della Chiesa cattolica, tuttavia di nessunโanima si puรฒ dire con certezza che sia allโInferno, forse neppure di Giuda, il Traditore.
Dopo aver trattato delle pene infernali, lโinchiesta sullโInferno prosegue esaminando la concezione degli Inferi e della perdizione eterna nella Sacra Scrittura e nella dottrina cristiana dai primi secoli al concilio di Trento. Si presentano quindi le diverse visioni dellโInferno avute da santi e mistici cristiani, fino a quella straordinaria esperienza che รจ il viaggio nellโAldilร compiuto in anima e corpo da Jakov e Vicka, due dei veggenti di Medjugorje, accompagnati dalla Regina della Pace.
Un viaggio nella tradizione teologica e nella devozione popolare che smuove la coscienza e lascia il segno.