James Hillman ha sottratto la psicologia a coloro che lâavevano ridotta a una scienza del comportamento â con il corredo di programmi di ricerca, studi quantitativi e rigidi sistemi concettuali â, e ne ha fatto un ÂŦdiscorsoÂŧ, o unâÂŦarteÂŧ dellâanima, che, rinunciando a ogni ÂŦfantasia di cura, di guarigioneÂŧ, intende esplorare le basi piÃđ profonde e misteriose della vita. PiÃđ che a un medico, Hillman somiglia quindi a un artista, che con un uso acuto e sensibile dello stile e dellâimmaginazione sfida di continuo il lettore a capovolgere le idee piÃđ consuete, a trovare nuove prospettive, nuove angolazioni da cui ripercorrere lâesperienza. Non ÃĻ un caso che siano proprio gli psicologi di professione a incontrare difficoltà nella lettura dei suoi testi: il progetto di ÂŦre-visioneÂŧ della psicologia, infatti, puÃē essere colto pienamente solo da chi abbia un orecchio metaforico e una lucida percezione della forma. E Hillman, piÃđ che il fondatore di una scuola di pensiero, si considera ÂŦmembro di una comunità di persone impegnate, ciascuna nel proprio campo, in una re-visione delle coseÂŧ. Seguendo indicazioni e suggerimenti dellâautore stesso, Thomas Moore ha allestito una sequenza di testi che attraversano tutta lâopera di Hillman, mostrandone la stupefacente ricchezza tematica e la potenza ÂŦre-visionariaÂŧ.