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UNO DEI MIGLIORI 100 LIBRI DEL 2016 SECONDO IL NEW YORK TIMES

«Foer ha trovato le parole e il modo per consolare noi... Noi che amiamo, non amiamo più, ameremo sempre, noi che sapevamo tutto, eppure a un certo punto non abbiamo capito niente. Noi che attraversiamo momenti di debolezza perché siamo esseri di debolezza.»
Vanity Fair - Chiara Gamberale

«Foer agguanta il tema del confronto fra tradizione americana, ebraismo e intolleranza armata... con scrittura millimetrica dove ogni particolare è in primo piano, come in una tela di Seurat.»
La Stampa - Gianni Riotta

«Fermi tutti, è uscito “il romanzo” di Jonathan Safran Foer. Non “il nuovo romanzo”, non “l’ultimo romanzo”, non “un altro”: c’è un momento in cui uno scrittore azzera le distanze e diffidenze, schiude spudoratamente un accesso diverso alla sua letteratura.»
IL - Nadia Terranova

«Opera-mondo che si insinua nelle fondamenta della società, e nei nostri amori.»
Corriere della Sera - Marco Missiroli

«Eccomi.» Così risponde Abramo quando Dio lo chiama per ordinargli di sacrificare Isacco. Ma com’è possibile per Abramo proteggere suo figlio e al tempo stesso adempiere alla richiesta di Dio? Come possiamo, nel mondo attuale, assolvere ai nostri doveri a volte contrastanti di padri, di mariti, di figli, di mogli, di madri, e restare anche fedeli a noi stessi? Ambientato a Washington nel corso di quattro, convulse settimane, Eccomi è la storia di una famiglia sull’orlo della crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli devono fare i conti con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele i cugini in visita, in teoria per partecipare al Bar Mitzvah del tredicenne Sam. I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane, anche i previsti festeggiamenti: tutto rimane in sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che mettono a repentaglio la sopravvivenza dello stato di Israele. Di fronte a questo scenario imprevisto, ognuno sarà costretto a confrontarsi con scelte a cui non era preparato, e a interrogarsi sul significato della parola casa. L’atteso ritorno di Jonathan Safran Foer alla narrativa dopo oltre dieci anni travolge con l’energia e l’impatto emotivo del suo libro d’esordio, confermando il talento di uno scrittore unico. Ironico e irriverente, commovente e profondo: un romanzo-mondo che affronta in una prospettiva universale i temi cari all’autore – i legami famigliari, le tragedie della Storia, l’identità ebraica – e insieme apre squarci di grande intimità.

Jonathan Safran Foer è nato a Washington nel 1977 e vive a New York. Attualmente insegna Scrittura creativa alla New York University. Ha esordito a venticinque anni con Ogni cosa è illuminata (2002), best seller internazionale e vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award; ugualmente fortunato il secondo romanzo, Molto forte, incredibilmente vicino (2005); infine, è uscito il saggio-reportage Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? (2010) Da entrambi i romanzi sono stati tratti film di successo. I libri di Jonathan Safran Foer sono pubblicati in Italia da Guanda.

Valutazioni e recensioni

3,3
7 recensioni
Fabio Garzitto
15 gennaio 2017
Libro coraggioso tra vita e letteratura, a cui va dato il grande merito di aver cercato di raccontare una realtà lontana da maschere, facilonerie e stereotipi. Grande abilità narrativa nel tenere insieme fili narrativi e tematici tenui tra il quotidiano e l'alto, o l'Altro, un lavoro intelligente e capace, senza mai essere autocelebrativo, anzi. Mi è piaciuto potervi ritrovare, in filigrana, le tracce di un grande scrittore ebreo americano come Chaim Potok. Mi è piaciuto che abbia provato a raccontare, attraverso le vicende di una famiglia, anche lo spirito di un popolo. Penso sinceramente che non sia riuscito ad ottenere il rigore narrativo di cui necessita un classico, complice anche l'impostazione postmoderna. Penso però che proprio tale impostazione renda questo libro un testimone importante di domande, spaesamenti e ricerche dell'uomo contemporaneo.
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Informazioni sull'autore

Jonathan Safran Foer è nato a Washington nel 1977 e vive a New York. Ha esordito a venticinque anni con Ogni cosa è illuminata (2002), best seller internazionale e vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award; ugualmente fortunato il secon­do romanzo, Molto forte, incre­dibilmente vicino (2005). Da entrambi i romanzi sono stati tratti film di successo. Nel 2010 è uscito il suo saggio-repor­tage Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?, mentre l’ultimo romanzo, Eccomi, del 2016, è stato scelto come miglior libro dell’anno dal­la giuria della Lettura – Corriere della Sera. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.

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