Damned

Tre stelle su cinque solo perché l'autrice, nonostante la giovane età, scrive bene. La storia non è originalissima ma parte bene. Verso la fine si perde, somiglia troppo a twilight e finisce precipitosamente, e pure con qualche contraddizione sull'origine dei vampiri purosangue, come se l'autrice non vedesse l'ora di finire di scriverlo. Da leggere solo se siete vampirofili accaniti, avete già letto tutti gli altri libri sull' argomento e non sapete cos'altro leggere.

Prendi Twilight mescolalo con i Tokio Hotel ed avrai questo libro.. La vedo più come una adolescenziale fanfiction che come una storia a sé, la cui pubblicazione da parte della Sperling la spiego in un solo modo: manovra commerciale sfruttando la moda del momento. Ah una cosa carina la ha: l'impostazione da 3 punti di vista in prima persona un po' come i diari in Dracula di Stoker, ma è solo un modo di scrivere desueto un po' modernizzato...

L'inizio è carino e promette bene, ma più si va avanti più delude! Ci si ritrova con una ragazzina che scopa a destra e a manca e a degli immortali con la lacrima facile! Alcune parti dovevano essere elaborate meglio e alcuni concetti avrebbero dovuto avere più spazio.