
Erika Rossetto
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Se dico che non mi è piaciuto canto fuori dal coro? Trovo che la serie tv sia di gran lunga più emozionante ed interessante del romanzo, sarà che nella sceneggiatura c'è lo zampino di Shonda Rhimes, che è praticamente il re Mida delle serie tv, ma ho trovato la storia a tratti veramente inconsistente. Alcuni dialoghi sono fatti di nulla e la trama è piatta. Bravo chi ci ha visto che potevano diventare dei grandi successi televisivi...

Lady Aileen
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Un uomo da conquistare è il quarto volume della serie Historical Romance Bridgerton, chiamata così perché i protagonisti sono i membri dell'omonima famiglia. I volumi possono essere letti anche singolarmente ma è preferibile leggerli nel loro ordine perché sono perché faranno la comparsa anche gli altri membri della famiglia. È passato qualche anno rispetto ai volumi precedenti, Penelope è ormai considerata una zitella ma continua ad amare il suo Colin, che invece ha continuato ad andarsene in giro per il mondo. Però Colin è tornato e sembra destinato a rimanere per qualche mese a Londra. L’idea che stava alla base del romanzo era intrigante e mi piaceva, purtroppo la resa non mi è stata all’altezza delle aspettative. L’avevo letto anni fa, e ascoltarlo a distanza di qualche anno non mi ha fatto cambiare idea. Iniziamo con i personaggi. Penelope è una donna in gamba, intelligente e a un certo punto si rende conto di aver idealizzato Colin. Ha persino pensato di sposare un altro se solo glielo avessero proposto. Lei mi è piaciuta (nonostante sia disposta a perdonare tutto), il problema è Colin che si fa davvero fatica a riconoscere. Capisco che, forse, non poteva essere il tipo scanzonato degli anni giovanili ma è cambiato troppo e in un modo che non ti aspetti. È una persona che ha viaggiato tanto, non può essere tornato a Londra viziato, invidioso e che si piange continuamente addosso perché non ha uno scopo nella vita contrariamente ai suoi fratelli (Anthony ha il patrimonio da gestire e Benedict è diventato un pittore). Quest’ultimo aspetto ricalca in qualche modo la storia di Benedict, anche lui insoddisfatto della vita e la futura compagna a elencare che come uomini e come Bridgerton potrebbero fare quello che vogliono e lamentarsi non serve a niente. Non aiuta nemmeno la trama e lo stile, ho avuto spesso la tentazione di saltare pagine e pagine per arrivare alla fine perché non succede niente di particolarmente coinvolgente e anche l’interazione tra i due dopo un po’ perde di brio. Anche la questione di Lady Whistledown è stata sfruttata male. Spero che la serie TV (se arriverà a raccontare la loro storia) sappia fare di meglio.