Amor fati
2010 āļāļāˇ ¡ Edizioni Mondadori
āļ-āļ´āˇāļ
256
āļ´āˇāļ§āˇ
reportāļāļāļēāˇāļ¸āˇ āˇāˇ āˇāļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą āˇāļāˇâāļēāˇāļ´āļąāļē āļāļģ āļąāˇāļ āˇāˇāļŠāˇāļ¯āˇāļģ āļ¯āˇāļą āļāļąāˇāļą
āļ¸āˇāļ¸ āļ-āļ´āˇāļ āļāˇāļą
ÂĢNel senso corrente, il destino è pensato come un crudele gendarme che strappa alla vita e inchioda a una sorte. In realtà il destino radica l'essere nell'avvenire, dà senso all'accadere, connette l'esistenza a un disegno e a una persistenza. Essere è avere un destino.Âģ
Oggi viviamo in un deserto di senso gremito di accessori. Abbiamo tutto, meno il senso della vita. E per la prima volta avvertiamo un cortocircuito di spazio e tempo, che produce insieme sradicamento, cioè perdita irreparabile di un luogo percepito come casa e rifugio, e ÂĢattimismoÂģ, cioè scomparsa del passato e del futuro nel gorgo del presente.
Liberarci dal destino non ci ha restituito la libertà e il senno, ci ha lasciati in balÃŦa del caso, un tiranno ancor piÚ cieco e piÚ folle. Salvo poi attaccarci alla superstizione dei segni zodiacali, degli oroscopi e della scaramanzia, per conferire un ordito all'esistenza.
à possibile oggi ripensare il destino per riconoscere un disegno intelligente alla vita al di fuori dei determinismi sempre piÚ invadenti della scienza? Marcello Veneziani affronta il tema del destino spostando la chiave di lettura ÂĢad altezza d'uomoÂģ e passando dal fato in sÊ - entità metafisica e solenne - ai suoi amanti, ovvero a chi davanti al tramonto di storia, fede e pensiero non finge che nulla sia accaduto, non vuol tornare indietro e nemmeno si congratula per la liberazione avvenuta, ma riparte dal pensiero in relazione alla realtà e alla presente tabula rasa. Un tentativo di superare Nietzsche e il nichilismo, riallacciandosi ai classici e alla tradizione neoplatonica, fino a Simone Weil e a MarÃa Zambrano. Amor fati è cosÃŦ l'antidoto al fatalismo contemporaneo che giudica senza scampo l'avvenire; è accogliere l'essere nel suo accadere, è il pensiero in cui collimano la libertà e il destino. Sul piano pratico è accettare la vita, i propri limiti e le proprie responsabilità , non distruggersi per essere altro e altrove, è amore metafisico per la realtà . In un'epoca fondata sull'agito ergo sum, Amor fati è la serenità degli inquieti.
Oggi viviamo in un deserto di senso gremito di accessori. Abbiamo tutto, meno il senso della vita. E per la prima volta avvertiamo un cortocircuito di spazio e tempo, che produce insieme sradicamento, cioè perdita irreparabile di un luogo percepito come casa e rifugio, e ÂĢattimismoÂģ, cioè scomparsa del passato e del futuro nel gorgo del presente.
Liberarci dal destino non ci ha restituito la libertà e il senno, ci ha lasciati in balÃŦa del caso, un tiranno ancor piÚ cieco e piÚ folle. Salvo poi attaccarci alla superstizione dei segni zodiacali, degli oroscopi e della scaramanzia, per conferire un ordito all'esistenza.
à possibile oggi ripensare il destino per riconoscere un disegno intelligente alla vita al di fuori dei determinismi sempre piÚ invadenti della scienza? Marcello Veneziani affronta il tema del destino spostando la chiave di lettura ÂĢad altezza d'uomoÂģ e passando dal fato in sÊ - entità metafisica e solenne - ai suoi amanti, ovvero a chi davanti al tramonto di storia, fede e pensiero non finge che nulla sia accaduto, non vuol tornare indietro e nemmeno si congratula per la liberazione avvenuta, ma riparte dal pensiero in relazione alla realtà e alla presente tabula rasa. Un tentativo di superare Nietzsche e il nichilismo, riallacciandosi ai classici e alla tradizione neoplatonica, fino a Simone Weil e a MarÃa Zambrano. Amor fati è cosÃŦ l'antidoto al fatalismo contemporaneo che giudica senza scampo l'avvenire; è accogliere l'essere nel suo accadere, è il pensiero in cui collimano la libertà e il destino. Sul piano pratico è accettare la vita, i propri limiti e le proprie responsabilità , non distruggersi per essere altro e altrove, è amore metafisico per la realtà . In un'epoca fondata sull'agito ergo sum, Amor fati è la serenità degli inquieti.
āļ¸āˇāļ¸ āļ-āļ´āˇāļ āļ āļāļēāļąāˇāļą
āļāļļ āˇāˇāļāļą āļ¯āˇāļē āļ
āļ´āļ§ āļāˇāļēāļąāˇāļą.
āļāˇāļēāˇāˇāļ¸āˇ āļāˇāļģāļāˇāļģāˇ
āˇāˇāļ¸āˇāļģāˇāļ§āˇ āļ¯āˇāļģāļāļŽāļą āˇāˇ āļ§āˇāļļāˇāļŊāļ§āˇ
Android āˇāˇ iPad/iPhone āˇāļŗāˇāˇ Google Play āļ´āˇāļāˇ āļēāˇāļ¯āˇāļ¸ āˇāˇāļŽāˇāļ´āļąāļē āļāļģāļąāˇāļą. āļāļē āļāļļāˇ āļāˇāļĢāˇāļ¸ āˇāļ¸āļ āˇāˇāˇāļēāļāļāˇâāļģāˇāļēāˇ āˇāļ¸āļ¸āˇāˇāˇāļģāˇāļ āļāļģāļą āļ
āļāļģ āļāļļāļ§ āļāļąāˇāļ¸ āļāˇāļąāļ āˇāˇāļ§ āˇāļļāˇāļŗāˇāˇ āˇāˇ āļąāˇāļļāˇāļŗāˇāˇ āļāˇāļēāˇāˇāļ¸āļ§ āļāļŠ āˇāļŊāˇāļēāˇ.
āļŊāˇāļ´āˇāļ§āˇāļ´āˇ āˇāˇ āļ´āļģāˇāļāļĢāļ
āļāļļāļ§ āļāļļāˇ āļ´āļģāˇāļāļĢāļāļēāˇ āˇāˇāļļāˇ āļļāˇâāļģāˇāˇāˇāļģāļē āļˇāˇāˇāˇāļāļēāˇāļąāˇ Google Play āļ¸āļ āļ¸āˇāļŊāļ¯āˇ āļāļāˇ āˇāˇâāļģāˇāˇâāļēāļ´āˇāļāˇāˇāļŊāļ§ āˇāˇāļąāˇ āļ¯āˇāļē āˇāˇāļ.
eReaders āˇāˇ āˇāˇāļąāļāˇ āļāļ´āˇāļāļ
Kobo eReaders āˇāˇāļąāˇ e-ink āļāļ´āˇāļāļ āļ´āˇāˇ
āˇāļļāļŗ āļāˇāļēāˇāˇāļ¸āļ§, āļāļļ āˇāˇāˇāˇāļąāˇ āļāˇāļąāˇāˇāļāˇ āļļāˇāļāˇāļą āļāļļāˇ āļāļ´āˇāļāļāļēāļ§ āļāļē āļ¸āˇāļģāˇ āļāˇāļģāˇāļ¸ āˇāˇāļ¯āˇ āļāˇ
āļēāˇāļāˇ āˇāˇ. āļāļ°āˇāļģāļāļģāˇ āļ-āļāˇāļēāˇāļąāļēāļ§ āļāˇāļąāˇ āļ¸āˇāļģāˇ āļāˇāļģāˇāļ¸āļ§ āˇāˇāˇāˇāļāļģāˇāļāˇāļ¸āļ āļāļ¯āˇāˇ āļ¸āļ°āˇâāļēāˇāˇāļŽāˇāļą āļāļ´āļ¯āˇāˇāˇ āļ
āļąāˇāļāļ¸āļąāļē āļāļģāļąāˇāļą.
